Sono passati due anni dall’ultimo concerto degli Psicologi a Roma. Era il 2022 quando nella splendida cornice dell’Ippodromo di Capannelle il duo composto da Drast e Kvneki salutavano i fan per cominciare la carriera solista con “Indaco” e “Crescendo“. Beh dopo due anni e un nuovo album all’attivo “DIY” tornano ad abbracciare le loro città, prima Napoli e poi Roma. Noi di More Music l’abbraccio romano alle due stelle della gen Z ce lo siamo proprio vissuto assaporando ogni secondo.
Il freddo di gennaio si fa sentire, la pioggia ormai si è agganciata come un binomio inaffondabile nel cielo della Capitale e non molla un secondo. Nulla però ferma i tanti ragazzi a creare una lunga coda proprio davanti al Palazzo dello Sport. L’atmosfera è rilassata, felice, si respira la voglia di ascoltare le canzoni che ci hanno accompagnato nelle lunghe giornate tra i banchi di scuola o durante i viaggi in macchina per tornare dal lavoro. In fila parliamo con qualche ragazza, ci raccontano com’è nato il suo amore per il “magic duo”. Ci fanno vedere i video del concerto della sera prima a Napoli ed è tutto chiaro: sono davanti ad una forma d’amore puro che ti porta ancora a credere che le cose belle possano davvero succedere.
I cancelli si aprono, la folla corre ed è forse inutile ricordare che quello è, senza dubbio, il mio momento preferito. Quello in cui concretizzi davvero che nel giro di poco tempo avrai i tuoi cantanti preferiti davanti. Quello in cui il tempo si ferma, tutto prende il sapore di qualcosa di bello e ti passa la stanchezza, la fame, il freddo. Sei felice e lo sai.
Il live
Il concerto inizia puntuale, con la musica di sottofondo e sullo schermo arriva Lei, una giovane donna creata con l’AI. Un chiaro e palese omaggio ai Bring Me The Horizon. Con dissacrante disprezzo, verso tutti noi, ci racconta la crudeltà, l’odio, la violenza. Pronuncia frasi del tipo rifiutiamo il concetto di regime, finché non gli viene dato un nome più trendy. Noi sconvolti, ascoltiamo, vedendo scorrere le immagini della “Roma bella” e quelle dei genocidi, del dramma, della distruzione a cui tutti noi assistiamo impotenti.
Ed è proprio su questo momento di pathos che parte “Croce“. Un viaggio tra nuovi e vecchi pezzi in cui gli Psicologi ci portano in un viaggio tra la musica e i ricordi da “Fantasma” a “Il Passo“. Il concerto ha un ritmo ferrato. Musica alternata all’AI che divide in blocchi la scaletta creando un visual perfettamente studiato nei minimi dettagli, pathos e responsabilità. E tra un messaggio sociale e un giro di note sul palco arrivano anche Tredicipietro, Ariete e Nayt, alcuni dei feat che – negli anni – il duo indie pop si è portato a casa.
Tra i momenti più belli della serata non possiamo non citare “Alessandra”, uno dei brani più intensi e taglianti della penna di Drast e Kvneki. Ribellione, politica, rappresaglia, totalitarismi: questo il sunto delle immagini che scorrono sui led per accompagnare un brano concitato, punk e assolutamente controverso.
Il concerto prosegue tra entrate ed uscite, tra back e on stage – con tanto di videochiamata in differita – fino ad arrivare al momento più intenso ed emozionante di tutto il live. Si, esatto, sto parlando del momento di “Sui Muri“. Le luci dei flash si accendono, il coro si alzano e “la mia migliore amica è una ’66” riempe il palazzetto facendolo quasi tremare. I due si abbracciano, quasi a rendersi conto che si, ce l’hanno fatta. Occhi lucidi, abbracci spontanei, parole urlate a squarciagola fino a buttare fuori tutti i ricordi che, inevitabilmente, ci portiamo dietro su quei bpm che hanno segnato davvero una generazione.
Prima di concedarsi, salutando il pubblico su “Diploma” hanno ricordato a tutti che “gli psicologi non siamo solo noi, ma tutti noi, insieme”. Finiscono e lanciano l’ennesima bomba della serata: ci sarà un tour estivo in giro per l’Italia.