“Lily” è il nuovo singolo di M.E.R.L.O.T. Una lettera intima, sincera, a tratti preoccupata, destinata ad una ragazza che vive la sua ora più brutta, tra la depressione e la paura del futuro. Il pezzo realizzato in combo con i Piazzabologna è un grido di dolore di una generazione che non viene ascoltata a dovere, una guerra intestina tra quello che siamo e quello che appariamo all’esterno che ci porta – inesorabilmente – a raschiare il baratro, lasciandoci andare a quel vortice autodistruttivo che ti fa morire lentamente.
Eh si, la coppia M.E.R.L.O.T e Piazzabologna ci riprova ancora, dopo l’uscita di un anno fa “Madame”, regalando una ballad commovente che parla direttamente al cuore delle persone che l’ascoltano, riuscendo a captare anche questo inverno anticipato che ci riporta tutti a dei bpm più bassi rendendoci tutti molto più sensibili, tristi e talvolta innamorati.
Allora Lily, com’è che sei finita qui con i tagli sul polso?
A casa il venerdì si dice in giro che hai scelto l’inferno,
ma ti capisco perché i diavoli sono anche qui.
Allora Lily sicura che vuoi stare sola,
che il buio ti consola e sei passata dai libri di scuola,
il sesso e la droga, per finire sola a terra con una pistola.
Quel senso di vuoto, il sentirsi soli in una stanza piena di gente, rumore forte che diventa solo un sottofondo fastidioso alla tua mente che, lentamente, ti impedisce di uscire di casa e ti chiude in una stanza al buio, legata sul letto mentre urli nel cuscino per soffocare quel dolore che nessuno capisce. In trappola in una realtà soffocante, una porta chiusa a doppia mandata, una scelta sofferta che lascia segni visibili ad occhio nudo, ma che tu non mostri mai davvero a nessuno.
“Lily” racconta di questo. Racconta un dramma interiore, un dolore insormontabile che ti blocca i pensieri e ti costringe ad evitare gli affetti, a vivere la vita come l’avevi sempre vissuta, a rinunciare a quei piccoli gesti quotidiani che coloravano la tua vita, lasciando così il passo a quel nero che fa tanta paura.
“Lily” è in trappola, ma i suoi occhi parlano. Dicono cose che le persone non comprendono, chiusi nella loro bolla di sapone. Fuggono tutti, ti sbattono la porta in faccia, se la prendono con la luna perchè sei lunatica e ti nascondi da loro o forse da te stessa. Figli di un tempo diverso, sbagliato, che ci costringe a sembrare perfetti mentre dormiamo su cuscini d’amianto che ci uccidono i sogni, i progetti e ci obbligano a star svegli mentre guardiamo la luna di riflesso.
Toglierei le spine dai tuoi sogni per guardarti nuda veramente.
Nascondi debolezze, in un gin tonic, con me non mentono le tue fossette.
Lo so che non è facile tra affitto e un altro esame di che stai bene a tua madre, ma in fondo non lo sei mai.
Odi quello specchio che ti fa sentire parte di quelle un po’ sbagliate, ma io morirei per te.
Nei tuoi occhi 1789 a volte dove si vedeva la rivolta, ci siamo odiati e fatti male fino a sputare veleno.
Sei seratonina salvami prima che pianga il cielo.
Poi un giorno, nel tuo torpore generale, mentre ti nascondi tra felpe troppo grandi e occhiali scuri, incontri qualcuno che ti guarda e in quei tuoi occhi scuri scorge la rivoluzione. Una persona che si siede vicino a te, ti fa da scudo verso il mondo esterno, ti cura le ferite e ti toglie quelle spine dal cuore che ti impediscono di sognare come dovresti, perchè a vent’anni se non sogni dove vai? Probabilmente in fiumi d’alcool scadente, gin tonic a 3,50€ in un losco locale di Roma centro, per annebbiare i pensieri e tapparti la bocca.
Cara “Lily” purtroppo non riuscirai a nasconderti per sempre dagli altri e non sarà facile aprirti all’amore, ma arriverà. Scapperai lontano, ti allontanerai, fuggirai da quel sentimento tanto forte quanto autodistruttivo. Chiuderai i ponti, eviterai gli specchi perchè ti sentirai costantemente inadatta, cadrai ancora più in basso.
Ti infliggerai e infliggerai dolore, ma poi – di colpo – la rivoluzione che quella persona aveva visto in te avverà. Una primavera che ti riporterà quell’amore che hai allontanato, perchè si, vi sarete uccisi a vicenda fino a ridurvi a brandelli, buttandovi contro l’odio che il mondo ci ha regalato in dotazione per sopravvivere in questa vita, ma sarete seratonina l’uno per l’altra.
E quindi cara “Lily” sii fiduciosa, muovi passi avanti verso il futuro, cerca di guardare il cielo e non il suo riflesso, perchè il sole esiste davvero per tutti. E se non è questo il momento, beh, ci sarà sempre la musica a tendere un braccio prima che il baratro sia troppo profondo da essere richiuso e credimi quella di M.E.R.L.O.T e dei Piazzabologna è la compagna giusta.