“Ora che è tutto ok” è il nuovo singolo di Danu, un brano che racconta un amore racchiuso nella galleria di un vecchio telefono. Una storia fugace, magari estiva, che si consuma tra foto spontanee e baci rubati al tramonto. Uno di quegli incontri che magari dura il tempo di farti innamorare, che svanisce, ma che ti stravolge per sempre regalandoti un ricordo nostalgico, ma bellissimo.
“È così vuota da mesi la mia galleria
Senza la tua faccia
Ci starebbe sai vincere alla lotteria
E stare un anno in Francia
Sapevi di me
Caramelle al caffè
Fragole e biscotti”
La nostalgia si percepisce fin dalle prime strofe di questo pezzo. Apriamo il diario dei ricordi, quelli che Danu ci concede di leggere, memorie su carta scritte per non dimenticare la persona che ci ha fatto battere il cuore. E’ facile quindi immedesimarsi nei due protagonisti – dopotutto chi non ha vissuto un amore così – foto su foto che evocano l’immagine di due giovani che fantasticano sul loro futuro: tra la Torre Eiffel e le colline francesi, tra baci che sanno di fragole, biscotti e caramelle al caffè.
Ci stavan così bene
I tuoi capelli corti
Mi piaceva esserci
Anche quando studi e fai la pazza
Ti piaceva esserci?
Dammi un altro pugno in pancia
Che l’amore è anche stare male
Ma poi lottare per non perdersi
Il diario continua ad essere sfogliato e mentre le foto in gallerie scorrono veloci i ricordi si fanno più nitidi. Continuando ad ascoltare ci ritroviamo catapultati su un divano invaso da libri ed elastici per capelli, il caldo è estenuante, un pò come le discussioni che si rincorrono una dopo l’altra, l’aria diventa pensante e qualcosa comincia lentamente a sgretolarsi.
L’amore, quello che fino a ieri ci faceva stare bene, improvvisamente comincia a farci male. I colpi arrivano forti, al petto, e ti ritrovi a convincerti- forse troppo emotivamente coinvolto – che sia giusto così. Che farsi uccidere, lentamente, faccia parte del gioco della seduzione.
Sai che farei di tutto?
Per girarmi indietro e ritrovarti lì
Con te non sono lucido
Ma come ti vivrei
Ora che è tutto ok
Non te l’ho detto mai
E quindi ci provi davvero a resistere: stringi denti, dai il massimo per non perdere quel potente brivido che ti scorre nelle vene e ti perdi. Corri avanti e indietro come un pazzo, pensi ad ogni modo possibile per recuperare l’irrecuperabile, perdi la lucidità: una mattina poi, ti svegli e ti rendi conto che il flusso deve seguire il suo corso, che la vita ti porta esattamente dove vuole lei e che forse, oggi, con il tempo trascorso vivresti tutto in modo diverso.
Anche se non sarò l’ultimo
Ma come ti vivrei
Ora che è tutto ok
Io ci riproverei
E te?
E il tempo passa, la vita va avanti e ti fa prendere nuovi sentieri. Poi una mattina ti alzi, prendi il telefono e, per caso, nascoste in qualche cartella spuntano fuori quelle foto e tutto ti torna prepontemente addosso: pensi e ripensi a quello che è stato e a quello che sarebbe potuto essere, ma anche a quello che sarebbe oggi. E quindi il telefono diventa una macchina del tempo e un messaggio l’arma più potente a tua disposizione: “io ci riproverei e tu?”.
Danu in questo pezzo “Ora che è tutto ok” ci invita nel suo diario segreto, quello che negli anni ’90 era cartaceo e che oggi – fin troppo spesso – viene chiuso tra le note dell’Iphone, e ci racconta una storia tanto semplice che sembra quasi inventata, la più vecchia del mondo: l’amore puro e senza limiti. Ci racconta tutto questo con un testo indie che richiama Galeffi e dal sound perfettamente studiato per rendere tutto “meno triste” possibile grazie ad una squadra di musicisti incredibili. Dopotutto l’obiettivo di “Ora che è tutto ok” non è renderci tristi, ma di farci ricordare e poi parliamoci chiaro, essere tristi in estate è quasi illegale, per piangere avremo un intero inverno e sono certa che – una volta che il sole caldo ci avrà salutato – questo pezzo avrà nuova vita, forse un pò più nostalgica.