M.E.R.L.O.T conquista Roma con i Piazzabologna, tra hit e piantini

M.E.R.L.O.T conquista Roma con i Piazzabologna, tra hit e piantini

Dopo tanta attesa finalmente M.E.R.L.O.T. torna a Roma con un live che sa di rivincita. Il Wishlist di San Lorenzo ha aperto le porte ad un artista poliedrico che riesce a toccare le corde più profonde del nostro animo. Un locale pieno lo ha accolto, un pubblico pronto a ballare, cantare e piangere sulle notequelle vecchie, ma soprattutto quelle contenute in Ofiuco – di un artista che con la sua penna leggera e delle melodie dolci che riescono a raccontare tutte le emozioni dell’essere umano con una semplicità che non risulta mai banale.

Il concerto si è aperto tra gli applausi scroscianti di un pubblico in fermento, di quelli che riesci a sentire nelle viscere e che ti portano ad attendere consapevole di stare per assistere ad un incontro di anime con i cuori che battono all’unisono sulle note della stessa canzone. La stessa che magari ascoltavi poco prima in macchina mentre ti raccontavi l’ennesima bugia sul fatto che la tua vita fosse un up continuo.

Dopo l’apertura, affidata a Cyrus Yung – al secolo Orlando De Geronimo – le luci del Wishlist si sono spente per dare voce al padrone di casa di questa serata incredibile, M.E.R.L.O.T. Vedere Manuel sul palco è sempre un’esperienza, non importa quante volte tu l’abbia sentito, ogni volta è diversa e ogni volta riesce a toccare nuove corde emotive, parlando direttamente all’anima che tanto cerchiamo di nascondere in questo mondo fatto di maschere.

Come dicevo poco fa, infatti, essere sotto il palco di M.E.R.L.O.T. significa spogliarsi di tutte le nostre sovrastrutture, di tutti quei mantelli che ci mettiamo addosso per proteggerci dal mondo esterno, lasciando per una volta andare il nostro io interiore che necessita di piangere, di abbracciarsi, di urlare a squarciagola e di cantare quell’amore che pensiamo di non meritare.

In questi anni ho visto davvero tanti concerti, una serie infinita di perfomance incredibili, pubblici coinvolgenti, ma osservare il “popolo di M.E.R.L.O.T.”,che poi è effettivamente il mio posto preferito del mondo, è intenso: occhi lucidi che si riconoscono tra la folla, abbracci spontanei tra persone che vivono le tue stesse paure e poi c’è lui, Manuel, che con la sua semplicità bolognese – anche se solo di adozione – riesce a farti sentire sempre nel posto giusto. Ecco io venerdì sera mi sono sentita nel mio posto, tra la mia gente; ho visto nascere amicizie, qualche amore e consolidare ancora di più quello che già c’era, tutto grazie alla potenza unica della verità.

Andare al concerto di Manuel significa, anche, ritrovare gli amici. Quelle persone che puoi anche non sentire tutti i giorni, ma che in qualche modo fanno parte della tua quotidianità, specie se fanno anche loro i cantanti, se hanno fatto ben due canzoni con M.E.R.L.O.T, sono alla base della tua playlist e si chiamano Piazzabologna. Ebbene si, vederli tutti insieme sul palco mi ha fatto effetto, ma perchè sono fiera di quello che effettivamente nell’ultimo anno entrambi si sono portati a casa: nel caso di Manuel, il primo disco d’oro per Ventitrè, nel caso dei Piazzabologna il primo ep che ha dell’incredibile.

Ecco però non pensate che io sia stata solo una strategica osservatrice esterna, perchè non è stato così. Ho saltato, ho ballato, ho urlato, ho cantato a squarciagola abbracciata alle mie amiche e ho pianto sulle note di quelle canzoni che mi hanno accompagnata in questo lungo anno. Tra “Ventitrè”, “Lacrime da bere“, “Aroma“, “Sex & Cocaine“, “Madame” e la stessa “Lily” ho consumato un pacco di fazzoletti, perso la voce, fatto miliardi di video e mi sono sentita grata.

E quando le luci si sono accese e tutti correvano a fare le foto con Manuel, io mi sono fermata un attimo ad osservare tutto quell’amore che effettivamente la musica riesce a generare e penso che non ci sia, mai, davvero nulla di più potente di questo: persone che unite da questa botta di adrenalina si ritrovano insieme e si lasciano andare. E quindi grazie Manuel, grazie a Piazzabologna e grazie a Cyrus per regalarci ancora questo stralcio di amore infinito.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *