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Viaggio negli anni Cinquanta con “SANDY” di Sawed

Oggi vi porto alla scoperta di una nuova proposta, un artista emergente che sta cercando di farsi strada con la potenza dei suoi pezzi Pop Rock: Nicola Robinelli, in arte Sawed, che da indipendente ha già pubblicato 3 singoli: “Mi Viene il Vomito”, “Marcio Come Me” e “Bugie Che Mi Racconto”.

Il 27 settembre è uscito “Sandy”, il suo primo singolo sotto etichetta che si ispira al Rock N’ Roll degli anni ‘50 e ‘60, con sonorità ballabili, divertenti e allegre.

Il titolo, come alcuni di voi avranno già intuito, fa riferimento alla protagonista di “Grease”, film che viene citato più volte all’interno del testo della canzone, come ad esempio:

E vorrei portarti al drive-in

E a cantare le canzoni di Grease

Io Danny Zuko tu la mia Sandra Dee

Andiamo dai che voglio uscire da qui

Il brano tratta il tema dell’amore per com’era a quei tempi: proibito, scandaloso ed eccessivo come il Rock N’ Roll, il tutto condito con la più classica delle storie d’amore, quella che nasce tra il ragazzaccio e la brava ragazza e che finisce per bruciare tra i sedili di una vecchia Cadillac contro la volontà dei genitori protettivi.

E ora ti guardo lì un poco più in giù

Dove finisce quel tuo vestito blu

Che cosa voglio lo sai bene anche tu

Lasciati andare e non parliamone più

E poi ti suonerò un blues

Sì come Johnny B. Goode

Fino a che farà male

Che non ne potrai più

Si parla di un amore tanto sporco e malizioso quanto romantico e dolce.

Dai ora fammi vedere chi sei

Dietro a quegli occhi per cui io morirei

Tu fossi fuoco di te mi brucerei

Se fossi un’arma con te mi ammazzerei

Oh baby prendi il mio cuore

E ballaci sopra

Schiaccialo come merita

Che ne voglio ancora

“Sandy” è una rivisitazione moderna di un amore nostalgico che la nostra generazione non ha potuto vivere ma che può immaginare leggendo il testo: immedesimandosi in un ragazzo col chiodo di pelle e in una ragazza con un’ampia gonna che ballano abbracciati in mezzo a una pista, concludendo il tutto con un casquet accompagnato da un bacio.

Nella canzone si possono ascoltare diversi strumenti classici: chitarra, basso e batteria.

Tutto quello che sentiamo è frutto di un processo evolutivo dell’artista grazie al suo background da batterista e chitarrista all’interno di varie band del Veneto, la sua regione d’origine. Una volta trasferitosi a Milano ha deciso poi di intraprendere questo progetto da solista in cui confluiscono tutte le sue influenze e capacità musicali.

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