olly balorda nostalgia

“Balorda Nostalgia” di Olly, l’amore che finisce, ma lascia i ricordi

Olly torna al Festival di Sanremo come big, dopo l’esperienza del 2023 con “Polvere” e lo fa con un brano che racchiude tutto già dal titolo “Balorda Nostalgia”. Un pezzo che ti si attacca nelle ossa, andando a muovere dentro di te le corde che cerchi di nascondere anche a te stesso, quelle emozioni che tenti disperatamente di soffocare vivendo la vita di tutti i giorni, ma che poi – nel momento più semplice – tornano a bussare alla porta.

Balorda Nostalgia” è una ballad moderna, un ossimoro a cui non siamo abituati. Un pezzo che evoca un sentimento comune, raccontato con la delicatezza tipica della penna di Federico e Jvli, ma con una grande maturità. Al primo ascolto – in video – si riconosce subito una vibe che ci ricorda un Vasco prima maniera, mi scuserete al paragone forse “esagerato”, ma veritiero per il mood che lo stesso Olly ha. Un artista che sale sul palco e racconta le sue emozioni senza preoccuparsi dei look eccentrici o di costruirsi un personaggio diverso dalla realtà. Olly sale sul palco con una carica emotiva pazzesca, canta di pancia, ti snocciola le immagini che vuoi dimenticare e lo fa con la semplicità – mai banale – di un ragazzo di 23 anni che si ritrova ad avere l’Ariston in piedi per una standing ovation regalata solo “ai grandi” come Giorgia e Cristicchi.

“Balorda Nostalgia” è una ballata intensa che esplora il tema della nostalgia in modo universale, riuscendo a toccare corde emotive profonde e coinvolgendo diverse generazioni. Dal punto di vista tecnico, il brano è costruito su una progressione armonica semplice ma efficace, basata sul classico “giro di Do”, una sequenza di accordi familiare che dona un senso di immediatezza e accessibilità alla melodia. L’introduzione è affidata a un arpeggio di chitarra, che crea un’atmosfera intima e malinconica, preparando l’ingresso graduale della sezione ritmica.

Tornare a quando

ci bastava

ridere, piangere, fare l’amore

poi stare in silenzio per ore

fino ad addormentarci sul divano

con il telecomando in mano

non so più come fare senza te

Il ritornello è il cuore pulsante del pezzo, caratterizzato da un crescendo emotivo e una melodia orecchiabile che si fissa rapidamente nella mente dell’ascoltatore. Un gioco fatto di elementi più incisivi, come la batteria e la chitarra elettrica, che danno maggiore profondità al sound e richiamano sonorità rock italiane degli anni ‘90 e 2000. Il contrasto tra le strofe e il ritornello crea una dinamica avvincente che mantiene viva l’attenzione dall’inizio alla fine.

A livello ritmico, il brano segue un andamento medio, con una batteria che alterna pattern più lineari nelle strofe a un drumming più intenso e ricco nei ritornelli, creando un effetto di progressione naturale. L’uso di riverberi e delay sulla voce amplifica il senso di nostalgia, rendendo il tutto più evocativo e avvolgente.

Olly su questo stile trova il suo terreno fertile e risulta credibile, vero, ma anche fresco e innovativo. L’interpretazione vocale è uno degli elementi chiave del brano: la sua voce calda e autentica trasmette emozioni senza bisogno di artifici, mantenendo una resa espressiva genuina che arriva al punto nonostante alcune sfumature nel live dettate dall’emozione di un palco così importante. Durante le strofe, il canto è più intimo e quasi sussurrato, mentre nel ritornello si apre in una vocalità più piena e potente, enfatizzando il senso di espansione emotiva del pezzo.

Balorda Nostalgia” è quindi una canzone destinata a crescere e viaggiare nelle cuffiette, diventando un tormentone da cantare a squarciagola al pari di “Devastante“. Un brano che riuscirà a coinvolgere anche i più restii perchè si sa, la musica è tecnica, ma è prima di tutto passione ed emozione.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *