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Da figlio a genitore, Cristicchi commuove con “Quando sarai piccola”

In gara alla 75ª edizione del Festival di Sanremo, Simone Cristicchi porta un brano che fa commuovere tutto l’Ariston fin dal primissimo ascolto: “Quando sarai piccola”.

Durante la prima serata, la sua esibizione provoca le lacrime del pubblico, sia in sala che da casa. Il suo testo è incredibilmente toccante, vero, autentico, perché deriva da un’esperienza che in cantautore ha vissuto sulla sua pelle. Il brano affronta infatti senza mai menzionarla esplicitamente la malattia della madre di Cristicchi, Luciana, che l’ha colpita negli ultimi anni.

Attraverso la narrazione di una sequenza di scene di quotidianità, questa canzone ci racconta l’inversione di ruoli a cui si va incontro in questa condizione, da figli a genitori. Nel ritrovarsi a prendersi cura dei propri cari affetti da una malattia neurodegenerativa, si ripercorre il tempo e lo spazio mentale insieme a chi ci ha dato, negli anni, così tanto amore. Si riattraversano a ritroso gli anni, le vicende familiari, i legami che ci hanno segnato, fino a ritornare ad un’infantilità, un involontario “tornare bambini”, come riferisce spesso chi si trova a vivere questa esperienza.

Cristicchi racconta tutto questo con grandissima tenerezza e dignità, creando uno spazio sicuro per quanti hanno vissuto lo stesso. Questa canzone non è solo una speciale dedica alla sua mamma. È anche un gesto con cui il cantautore prende dolcemente per mano una invisibile ma enorme platea di fratelli e sorelle, coloro che sono stati uniti nel suo stesso destino. In questo brano i figli di persone affette da questa patologia possono rispecchiarsi, trovarsi, confrontarsi con lo stesso dolore che percepiscono anche loro.

Secondo i dati dell’Istituto mondiale della Sanità, nel mondo sono più di 55 milioni i pazienti affetti da qualche forma di demenza. In Italia secondo l’Istituto Superiore di Sanità i casi sono più di un milione. Se ci soffermiamo su questi dati, diventa facile intuire quanta potenza e risonanza possa avere un brano come questo.

In “Quando sarai piccola” il messaggio, il testo è a tutti gli effetti la canzone nella sua interezza. È sufficiente per veicolare tutto quanto. La “distrazione” musicale è davvero minima: al centro dell’esibizione c’è proprio quello che si vuole comunicare, la condivisione. La canzone non sembra infatti tanto cantata quanto raccontata, parlata, come in una seduta terapeutica aperta a un pubblico che sappia accoglierne la profondità.

Ed è proprio questa autentica e disarmante tenerezza che è riuscita a portare Cristicchi nella top 5 di Sanremo 2025. Gli è valso inoltre il premio Lucio Dalla, assegnato dalla Sala Stampa.

Indipendentemente dal risultato finale, ciò che possiamo affermare è che composizioni come “Quando sarai piccola” ci dimostrano che la musica può essere più che intrattenimento. La musica è un moto di solidarietà, è condivisione, è unione.

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