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“23 ORE – LIMITED EDITION”: Silvia Salemi celebra i suoi 30 anni di carriera con il suo primo vinile

Silvia Salemi, cantautrice, conduttrice televisiva, radiofonica e scrittrice, ci presenta il suo ultimo progetto: un vinile bianco, in edizione limitata, contenente 10 canzoni estratte dalla sua raccolta di brani. Troviamo “Fiori nei jeans”, “Amore eterno”, “Animali umani” e “La casa di Luca”, canzone presentata per la prima volta al Festival di Sanremo nel 1997 e vincitrice del Premio della critica per il miglior testo.

Il titolo del vinile è “23 ORE – LIMITED EDITION”, e noi l’abbiamo intervistata per sapere qualcosa in più.

Cosa ti ha spinto a iniziare e concludere questo nuovo progetto musicale?

C’era bisogno di fare ordine tra tutte le canzoni che avevamo pubblicato negli ultimi anni. Cominciavano ad essere tante e ci dispiaceva che fossero lanciate ma non riunite; e quindi questo vinile, che arriva nei miei 30 anni di carriera che sono quest’anno (1995-2025), è un regalo che faccio sia a me stessa ma anche a chi mi ha sempre seguito. È un oggetto molto prezioso perché è tangibile: lo puoi usare, vedere, collocare a casa. È un qualcosa che avevo bisogno di avere, di dire “ho fatto il mio primo vinile”.

    Qual è il tema centrale dell’album?

    La vita giocata fino a quel momento, le 23 ore, e poi la 24esima ora che manca che è sempre quell’occasione di vita da giocare che può stravolgere tutto quello fatto fino a quel momento.

    Quanto ci hai messo a scrivere e comporre tutto? Qual è il processo creativo che si nasconde dietro ai tuoi brani?

    Per il brano “A casa di Luca” c’era la collaborazione importante di Giampiero Artegiani: ci siamo implementati e si lavorava di persona. Le altre canzoni, che sono state scritte di recente (dal 2017 in poi) sono state scritte anche al telefono o in videocall. Ognuno aggiungeva un pezzo, a volte ci sono due autori, altre volte invece sono quattro. C’è stato un modo libero, etereo di scrivere e ci siamo divertiti tanto. È un nucleo fatto di tante persone.

    Ci puoi raccontare qualcosa in più su questo album? Ci sono aneddoti divertenti?

    Un aneddoto più che divertente ma forte è quando abbiamo composto le canzoni sotto covid: vederci in videocall, telefonarci e non poterci vedere ha portato delle canzoni che sembrano dei capolavori. Ma non lo dico perché sono mie, ma per chi mi ha aiutato perché sono stati bravissimi a capire il momento e a capire che la scrittura doveva prendere il momento. Ci sono autori che hanno sempre una firma diversa, un approccio diverso: Masini, Fiat 131, Montecucco, Faustini.

    Cosa dobbiamo aspettarci quest’anno, hai altre novità in serbo per noi?

    Continuo a fare la radio perché mi da modo di parlare con tante persone, e mi ha fatto molto bene per superare un po’ la mia timidezza.

    3 canzoni che non possono mancare nella tua playlist

    – “With or without youdegli U2

    Springsteen

    Vasco

    Come descriveresti la tua musica a chi non l’hai mai ascoltata?

    Una carriera che non definirei carriera ma più uno “stato di necessità” in quanto la musica mi ha salvato la vita. Ero una bambina che non parlava, e la musica mi ha portato la dimensione della parola. Dopo è diventata “Silvia Salemi che canta”, perché se io a 4 anni non avessi cantato probabilmente non avrei parlato. È solo dopo che è diventato un mestiere.

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